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Audrey Hepburne è tutt’oggi uno dei volti più amati del cinema mondiale, e la sua elegante figura è indelebilmente legata la ruolo di Holly Golightly in Colazione da Tiffany.
Il bellissimo film del 1961, diretto da Blake Edwards e tratto dall’omonimo libro di Truman Capote, aveva come protagonista di molte scene la casa in cui la giovane Holly viveva. Oggi quello stesso stabile è tornato agli altari della croncaca, ma non solo di quella rosa, di spettacolo o leggera, persino di quella giudiziaria.
Proprietario dello stabile, infatti, era Peter E. Bacanovic, il broker della banca d’affari Merryl Lynch caduto in disgrazia dopo essere stato travolto dallo scandalo finanziario che ebbe come protagonista la diva della televisione americana Martha Stewart, e che ha condotto lo stesso Bacanovic a dover scontare cinque mesi di prigione.
Per ripianare un minimo i suoi debiti, l’ex broker è stato costretto a vendere l’immobile nell’ Upper east side di New York. La cifra a cui si è conclusa la trattativa, che come proponente ufficiale ha avuto una holding cipriota, è stata di poco inferiore ai sei milioni di dollari.
Dal lontano 1961 ad oggi sono state fatte molte modifiche all’edificio, che se nella pellicola che valse alla Hepburn anche il David di Donatello come migliore attrice straniera mostrava solo la sua bellissima facciata esterna, al suo interno era stato diviso in due unità abitative diverse; ciascuna di esse formata da cinque vani. La superficie complessiva è di oltre trentaquattro mila metri quadrati e quello appena concluso è veramente un ottimo affare per Bacanovic dal momento che, solo nel 2000, aveva acquisito la proprietà dello stabile per meno di 2 milioni di dollari.
